Recensione sulle “mie” bolognesi Italica

di Dino Guglielmelli

Dino Guglielmelli

Amici cari buon giorno.

Scrivo questa recensione per rispondere a coloro che mi chiedevano pareri sulle bolognesi Italica in risposta a dei miei precedenti post.

Bolognese Italica Light
Bolognese Italica Light 7m
Italica light scheda tecnica
Italica light scheda tecnica

E’ una vera light, destinata a una pesca con terminali sottili e galleggianti fino a 10g. Impressionante la per leggerezza e rapidità di ferrata. Fantastica la bilanciatura anche con mulinelli di piccole dimensioni. Realizzata con le migliori fibre H-M giapponesi con abbinamento di tecnologia ENIR + WINDPREG che la rendono affidabile nelle situazioni più difficili. Dotata anche di sistema SLEEK SURFACE che da un minor effetto calamita sul nostro filo in caso di umidità

Bolognese Italica Medium
Bolognese Italica Medium
Italica Medium scheda tecnica
Italica Medium scheda tecnica

La medium è un attrezzo destinato alla grande platea degli amanti della bolognese in mare e acque interne. Realizzata con le migliori fibre H-M giapponesi con abbinamento di tecnologia ENIR + WINDPREG che la rendono affidabili nelle situazioni più difficili. Bilanciatura leggerezza e affidabilità sono le sue caratteristiche principali. Dotata anche di sistema SLEEK SURFACE che da un minor effetto calamita sul nostro filo in caso di umidità

Queste sono le bolognesi, top di gamma della Italica, che attualmente uso entrambe nella misura di 7 m, modelli del 2020, comprai appena uscita la medium, dietro consiglio di un negoziante amico, persona molto seria, che di pesca con bolognesi in mare e acque interne sa il fatto suo.

Già dall’inaugurazione della canna, avvenuta con la cattura di una mormora, un cefalo e una spigola, ebbi modo di capire la sua eccezionalità. La sua azione progressiva è meravigliosa e la sua elasticità permettere di dominare grosse prede anche velocemente perché con la sua azione riesce a stancarle presto. La uso prevalentemente in scogliera o bracci, armandola di galleggianti piombati 4+0.75 con terminali 0.10 0.12 alla ricerca di spigole. Salgo allo 0.14 in presenza di grossi saraghi. La canna trasmette al braccio tutta la forza del combattimento dando sempre il preciso stato della situazione potendo così decidere, con pochi dubbi, la migliore mossa da fare per portare a guadino la preda.

L’anno dopo presi la 7m Ligth per destinarla alla bolognese dalla spiaggia, non la uso in scogliera semplicemente perché in questa tipologia di spot sarei sempre obbligato al guadino proprio perché ligth ed essendo spesso da solo, non è una cosa praticissima visto che tra me è il pelo dell’acqua c’è sempre una certa distanza e tenere una 7m con la destra e un coppo di 5.5m con la sinistra in equilibrio su qualche pietra non è il massimo, Fortunatamente bagni fuori stagione fin ora non e ho fatti. Questa canna è secondo me perfetta per la spiaggia per vari motivi. In primis la sua leggerezza che in alcun modo da l’idea di fragilità, e visto che dovendo pescare per ore in piedi a un passo dalla risacca senza possibilità di seduta avere in mano un attrezzo che non da imbarazzo non è cosa da poco.

Altro punto di forza è l’incredibile flessibilità (non morbidezza) progressiva che da la possibilità di utilizzare terminali molto sottili, cercando spigole arrivo allo 0.8 con acqua molto ferma e limpida, e come la gemella medium trasmette sempre al braccio tutto il combattimento. Ho spiaggiato saraghi di quasi un kg e vi posso assicurare che mai la canna mi ha fatto dubitare di lei.

pesca molto dinamica sia nella gestualità che nel ragionare, ecco cosa intendevo quando qualche rigo fa quando ho parlato di “scacchi” e vi assicuro che le emozioni e soddisfazioni che questa disciplina sportiva vi regalerà saranno uniche.

Se volete approfondire sulla pesca con la Bolognese qui trovate una serie di articoli, in continua evoluzione

Qui trovate il catalogo Italica 2023

Spigola con Bolognese Italica dalla spiaggia
Spigola con Bolognese Italica Light dalla spiaggia
Italica in azione
Italica in azione
Bolognese dalla spiaggia
Bolognese dalla spiaggia

Dino Guglielmelli

Dino, 54 anni, calabrese. Da ameno 25 malato incurabile di pesca. Il conteggio avvenne in modo molto anomalo. Da ragazzo seguendo l'hobby paterno mi dedicavo alla pesca subacquea giudicando la pesca con le canne una gran rottura fino a quando un carissimo amico cacciatore accanito convinse me e un terzo amico a comprare la prima canna, in fibra di vetro. Andammo un paio di volte e morale della favola loro buttarono il tutto e io rimasi solo a fare cappotti su cappotti. Mi dedicai parecchi anni alla pesca fondo fino a quando nel porto, appena costituito nel mio paese, vidi due marziani. Chi erano questi marziani? Una coppia di fidanzati romani che con esili canne e strane cannucce galleggianti tiravano fuori una spigola si è una no. All'epoca per la spigola era tipo pesce mitologico. Cominciai a prestare attenzione a a cercare di capire li conobbi e diventammo amici e mi diedero tante indicazioni. Da lì solo pesca a galleggianti.