Recensione Shimano Silent Assassin
Buongiorno, in risposta alle vostre richieste sul mio report , in cui mi chiedevate il tipo di artificiale usato e “sopratutto” come usarlo, ho scritto la seguente Recensione Shimano Silent Assassin, sperando di farvi cosa gradita.
Il mercato è ormai saturo di esche artificiali, soprattutto quella parte riguardante i jerk, questo significa che abbiamo una vastissima scelta di esche ed è così che la differenza sta ormai nel scegliere quelle qualitativamente migliori;
esche che raggiungono grandi distanze, che contrastano bene il vento, la corrente e soprattutto, in termini pratici, resistenti a urti sulla roccia accidentali o causati da un pesce ancora allamato che sbatte su quest’ultima senza rovinarsi o ancora peggio danneggiarsi (crepe da cui può infiltrarsi acqua e compromettere l’esca).
Il Silent Assassin di casa Shimano è un artificiale in commercio da molto tempo in Giappone e finalmente è stato importato in Italia in diverse misure, io utilizzo maggiormente le 3 più “classiche” ovvero: 160mm x 32g , 140mm x 23g grammi e 129mm x 22g con una gamma di colorazioni molto ampia e adatta alle diverse condizioni che possiamo trovare in ambiente marino.

Attenzione, Le grammature sono riferite alle versioni Floating
È da un bel po’ di tempo che utilizzo la suddetta esca, la acquistai da un sito estero e ne rimasi letteralmente affascinato grazie alle sue impareggiabili prestazioni: nuoto di per sé molto sinuoso già senza necessita di animarlo con le jerkate, gittata impressionante, ottima tenuta di corrente, materiali molto resistenti tra cui un’ottima vernice, ed un ancor migliore rivestimento.

Ci tengo a sottolineare che ogni misura dell’Assassin è un’esca a sé, mi spiego meglio:
Il 160mm è molto voluminoso con una paletta importante ed è adatto anche a situazioni di mare molto formato, ottimo sui recuperi medio veloci per palamite e serra o sul lineare lento per pesci “pigri” come i grossi barracuda;
Il 140mm è un’esca dalla siluette molto “slim” con una paletta più stretta rispetto al 160mm e al 129mm e si adatta a recuperi sia lineari che “allegri” e parecchio jerkati con mare calmo o in situazioni di onda non troppo importante, ottimo ad esempio per ricercare la spigola in condizioni di vento sostenuto vista la gittata impressionante rispetto ad altre esche della stessa tipologia;

Ultimo ma, non per importanza, il 129mm che si presta benissimo alla ricerca della spigola a mare formato, nei “correntoni” e in mezzo alla risacca con una bella schiumata davanti, grazie alla sua forma più tozza rispetto al 140mm e alla sua paletta che sembra quasi quella del 160mm ha una tenuta (in corrente) davvero impressionante!
Ad oggi le catture effettuate con questa esca sono diventate veramente tante e soprattutto “variegate”, tra barracuda, serra e palamite (soprattutto con il 160mm e 140mm), alletterati, lampughe e spigole (soprattutto con il 140mm e 129mm) e potrei continuare ancora all’infinito ad elencare i predatori insidiabili con questo artificiale.
Non sono quella persona che vi dirà: “questa è l’esca che fa la differenza”, anche perché penserete che essendo Ambassador di Shimano non posso fare altrimenti, in parte è vero ma il Team di pescare.org non mi avrebbe mai permesso di pubblicare un articolo su un prodotto non valido per esigenze di marca, posso però assicurarvi che se non fa parte ancora della vostra borsetta porta artificiali fareste meglio a rimediare perché fa veramente danni!

Sono sicuro che non ve ne pentirete 😉