Inizia la stagione dei Serra
Serra a Spinning
Atleta: Lucio Asaro
LOCALITÀ: Provincia di Agrigento
Orario: Giorno
Tecnica: Spinning
Attrezzatura: canna Rapture Ocean Blast 10/60 mulinello trabucco xplore 6000






Lenza madre: Rapture Dyna Tex X4 Trecciato 018
Finale: 037 FC Trabucco T_Force



Artificiale: Super tide LD 175



Fase lunare:
Marea:
Condizioni meteo marine:
Note:
Quando una pescata a spinning può diventare una di quelle giornate da incorniciare.
Premettendo che la prima cosa dello spinning e stare attenti ai dettagli e non parlo di esche artificiali ,ma parlo di condizioni specifiche per poter effettuare catture degne di nota.
L’osservazione del meteo e non mi riferisco esclusivamente ai venti, o alle maree, ma ciò a cui sto più attento sono le condizioni di luce” solare ” che nell’ arco della giornata di spinning, possiamo sfruttare a nostro vantaggio, ovvero cercare di far combaciare colore della ARTIFICIALE e luce riflessa.
Ad esempio, tutti i pesci provano a sfruttare al meglio queste situazioni al loro vantaggio. Osservare e saper leggere le condizioni di luce riflessa sulle acque marine e una peculiarità molto importante perché, a volte, durante una sessione di spinning ci sono dei momenti che bisogna sfruttare al massimo. Fondamentale e cambiare spesso COLORE DELL ARTIFICIALE in un preciso momento ad esempio un passaggio di una nuvola oscurare il cielo …e se, fino a quel momento i predatori si sono dimostrati apatici, sarà il caso di provare ad ingannarlo con una colorazione che possa metterlo in difficoltà, ovvero, non facendogli distinguere un colore ed un movimento troppo artificioso da uno che sia il più possibile reale seguendo, e riuscendo ad immaginare, ciò che potrebbe trovare sotto il pelo dell’acqua in quelle determinate condizioni di luce. Ed è in quegli istanti che bisogna dare il massimo, con un tipo e un colore di artificiale che possa ingannarlo nel modo più naturale possibile.
Il serra e èun predatore che cerca a volte un minnow, a volte un top water, altre ancorasi scaglia su un artificiale che possa suscitare in lui curiosità, o rabbia, o comunque stimolare la sua innata aggresività.
Consiglio sempre una canna minimo di 10 /50 gr questo perché dobbiamo essere certi che la nostra ferrata sia decisa e potente, tale da far allamare per bene il serra. Altro consiglio, se si adopera una canna come quella che utilizzo io ad ( 10/60) bisognerà diminuire il libraggio del trecciato. L’esperienza mi ha portato ad usare uso uno 0.18 e un fluoro carbon 0.37- 0.45 . Questo perché voglio che il filo sia libero di scorrere senza offrire troppo attrito sugli anelli…
Detto ciò, prendo la macchina e mi dirigo su uno spot che in passato non mi ha mai dato nulla di particolare, ma in cui credo fermamente, Arrivato sul posto noto subito che il mare e Ideale, idem per marea un po’ meno per il vento …ma, mi posiziono in un angolo dove taglio il vento in modo laterale e quindi inizio i primi lanci. Cambierò spesso artificiali da prima in top water con un needle di Rapture l ocean razor …ho un attacco timido insisto ancora niente solo quello attacco a vuoto .
Sono apatici….
in lontananza un peschereccio di grosse dimensioni si avvicina. In quel momento decido che prima che passi la barca ⛵ devo cambiare ARTIFICIALE. Aggancio al mio moschettone il super tide ld di Rapture, primo lancio e sbam!!!! Pesce in canna!!! Subito capisco che si tratta di un bel serra non enorme ma di tutto rispetto.
Come suo solito, inizia a saltare. Decido di mantenere la canna bassa ,così da evitare dei salti. Il momento in cui ha la testa fuori dall’acqua è quello più critico per un eventuale slamata.
Ormai è mio, ancora qualche fuga.
Arrivanto al gradino, un altra fuga verso il largo. Devo forzarlo. Rischio. Riesco a fargli saltare lo scalino.
Il serra, un funambolico pesce, il Pitbull del mare, croce e delizia, dove le slamate sono tante ma, proprio per questo, un pesce che sa regalare grandi emozioni.
Foto di rito e quel pesce e mio .


